Nuovi scavi furono condotti a più riprese, tra il 1834 e il 1882, presso la tenuta di Roma Vecchia, alla Caffarella e al Quadraro. L’attività di scavo fu estesa dal Principe Alessandro Torlonia anche ad altri possedimenti, tra i quali spiccano quelli in Sabina, nella Tuscia e a Porto. In particolare, le campagne promosse nell’area di Porto, bonificata a partire dal 1878, condussero alla riscoperta dell’antica zona portuale di età imperiale e restituirono importanti testimonianze circa l’assetto originario del luogo.