Nel volto dall’espressione fiera e dignitosa è possibile riconoscere Agrippina Maggiore, donna di spicco della dinastia giulio-claudia, nipote dell’imperatore Augusto e madre di Caligola. Celebrata per il forte animo e l’elevatezza morale, fu esiliata dall’imperatore Tiberio a Ventotene, dove morì. L’identificazione dei ritratti della principessa deriva dai confronti monetali, in cui esibisce un’acconciatura con scriminatura centrale e due bande di riccioli che incorniciano il volto, coprendo anche le orecchie. Sul retro i capelli sono legati in più trecce a formare una piccola coda. Molti ritratti furono realizzati probabilmente dopo il 37 d.C. per ordine di Caligola, che divenuto imperatore, cercò di riabilitare la figura della madre. Nel solco di questa iniziativa è opportuno ipotizzare la realizzazione del ritratto Torlonia, posizionato su un busto moderno.
Inventario: MT 523
Materiale: Marmo bianco
Tecnica: opera scolpita attraverso l’uso di: subbie, scalpelli, gradine, raspe
Datazione: età imperiale
Provenienza: Dai pressi di Tivoli o dallo Studio Cavaceppi
Nel volto dall’espressione fiera e dignitosa è possibile riconoscere Agrippina Maggiore, donna di spicco della dinastia giulio-claudia, nipote dell’imperatore Augusto e madre di Caligola. Celebrata per il forte animo e l’elevatezza morale, fu esiliata dall’imperatore Tiberio a Ventotene, dove morì. L’identificazione dei ritratti della principessa deriva dai confronti monetali, in cui esibisce un’acconciatura con scriminatura centrale e due bande di riccioli che incorniciano il volto, coprendo anche le orecchie. Sul retro i capelli sono legati in più trecce a formare una piccola coda. Molti ritratti furono realizzati probabilmente dopo il 37 d.C. per ordine di Caligola, che divenuto imperatore, cercò di riabilitare la figura della madre. Nel solco di questa iniziativa è opportuno ipotizzare la realizzazione del ritratto Torlonia, posizionato su un busto moderno.
Inventario: MT 523
Materiale: Marmo bianco
Tecnica: opera scolpita attraverso l’uso di: subbie, scalpelli, gradine, raspe
Datazione: età imperiale
Provenienza: Dai pressi di Tivoli o dallo Studio Cavaceppi