La dea Afrodite è raffigurata con un mostro marino che posa ai suoi piedi e un Erote che le afferra scherzosamente un lembo del drappo che avvolge la dea dai fianchi fino ai piedi. Il volto dai tratti morbidi e ideali è incorniciato da una delicata acconciatura ondulata, con le ciocche legate sulla sommità del capo e raccolte in uno chignon sul retro. Il gruppo scultoreo in origine presentava un diversa impostazione, i restauri ottocenteschi hanno comportato la sostituzione del torso, del braccio dell’Erote e della testa della dea che si ispira a una rielaborazione dell’Afrodite tipo Capitolino-Dresda. L’opera, che richiama modelli ellenistici, può essere datata al II sec. d.C.
Inventario: MT 121
Materiale: Marmo bianco
Tecnica: opera scolpita attraverso l’uso di: subbie, scalpelli, gradine, raspe