Rinvenuta nel 1762 in una proprietà dal Cardinale Albani, che ne decise il trasferimento nella Villa sulla Salaria, la Tazza con le fatiche di Ercole fu ammirata dal Winckelmann e menzionata nelle sue epistole romane. Imponente nelle dimensioni, il bacino marmoreo è issato su un piede che ne consente la rotazione, donando alla raffinata decorazione la possibilità di essere ammirata in ogni dettaglio. Sormontato da un orlo moderno, il fregio antico ritrae le Fatiche di Ercole, alternate a scorci paesaggistici o figure femminili, verosimilmente rappresentazioni della dea greca Atena. All’interno della vasca, una moderna maschera di Gorgone si staglia nel centro, radicandosi al marmo antico e sovrapponendosi alla originaria maschera di Gorgone, pensata e realizzata in antico e oggi non direttamente visibile. Opera dalla provenienza incerta, fu talvolta identificata in contesti di grande bellezza, come la Villa di Domiziano o la Villa dei Quintili e in luoghi di culto, come un tempio dedicato ad Eracle, la Tazza Torlonia continua a esercitare un fascino imperituro su noi moderni.
Inventario: MT 383
Materiale: Marmo pentelico vasca; piede granito orientale e base in africano
Tecnica: opera scolpitaattraverso l’uso di: subbie, scalpelli, gradine, raspe
Rinvenuta nel 1762 in una proprietà dal Cardinale Albani, che ne decise il trasferimento nella Villa sulla Salaria, la Tazza con le fatiche di Ercole fu ammirata dal Winckelmann e menzionata nelle sue epistole romane. Imponente nelle dimensioni, il bacino marmoreo è issato su un piede che ne consente la rotazione, donando alla raffinata decorazione la possibilità di essere ammirata in ogni dettaglio. Sormontato da un orlo moderno, il fregio antico ritrae le Fatiche di Ercole, alternate a scorci paesaggistici o figure femminili, verosimilmente rappresentazioni della dea greca Atena. All’interno della vasca, una moderna maschera di Gorgone si staglia nel centro, radicandosi al marmo antico e sovrapponendosi alla originaria maschera di Gorgone, pensata e realizzata in antico e oggi non direttamente visibile. Opera dalla provenienza incerta, fu talvolta identificata in contesti di grande bellezza, come la Villa di Domiziano o la Villa dei Quintili e in luoghi di culto, come un tempio dedicato ad Eracle, la Tazza Torlonia continua a esercitare un fascino imperituro su noi moderni.
Inventario: MT 383
Materiale: Marmo pentelico vasca; piede granito orientale e base in africano
Tecnica: opera scolpitaattraverso l’uso di: subbie, scalpelli, gradine, raspe