Ritratto maschile su busto moderno, detto Vecchio da Otricoli
Ritratto maschile su busto moderno, detto Vecchio da Otricoli
Tra i numerosi busti imperiali disposti lungo la galleria che concludeva fastosamente il percorso espositivo del Museo Torlonia questo ritratto compariva come effigie di Servius Sulpicius Galba, proclamato imperatore nell’estate del 68 e in carica solo fino a gennaio del 69. Noto anche come “Vecchio da Otricoli”, dal luogo del suo presunto ritrovamento, il busto ritrae un uomo anziano, presentato sotto il segno di un crudo realismo: l’età è esasperata da rughe marcate e profonde, che segnano il ritratto del viso dai tratti austeri e spigolosi collocato su un busto moderno. Il verismo che anima il ritratto potrebbe essere espressione dei valori del patriziato romano di età repubblicana, dedito a una vita austera e tradizionalista, ispirata dalla condotta esemplare degli antenati. Il ritratto infatti richiama le imagines maiorum, “immagini degli antenati”, maschere in cera che venivano tratte dal volto del defunto, arricchite con particolari che le rendessero più vicine al vero, e il cui uso era disciplinato giuridicamente da un ius imaginum, privilegio nobiliare.
Inventario: MT 533
Materiale: Marmo
Tecnica: opera scolpita attraverso l’uso di: subbie, scalpelli, gradine, raspe
Ritratto maschile su busto moderno, detto Vecchio da Otricoli
Tra i numerosi busti imperiali disposti lungo la galleria che concludeva fastosamente il percorso espositivo del Museo Torlonia questo ritratto compariva come effigie di Servius Sulpicius Galba, proclamato imperatore nell’estate del 68 e in carica solo fino a gennaio del 69. Noto anche come “Vecchio da Otricoli”, dal luogo del suo presunto ritrovamento, il busto ritrae un uomo anziano, presentato sotto il segno di un crudo realismo: l’età è esasperata da rughe marcate e profonde, che segnano il ritratto del viso dai tratti austeri e spigolosi collocato su un busto moderno. Il verismo che anima il ritratto potrebbe essere espressione dei valori del patriziato romano di età repubblicana, dedito a una vita austera e tradizionalista, ispirata dalla condotta esemplare degli antenati. Il ritratto infatti richiama le imagines maiorum, “immagini degli antenati”, maschere in cera che venivano tratte dal volto del defunto, arricchite con particolari che le rendessero più vicine al vero, e il cui uso era disciplinato giuridicamente da un ius imaginum, privilegio nobiliare.
Inventario: MT 533
Materiale: Marmo
Tecnica: opera scolpita attraverso l’uso di: subbie, scalpelli, gradine, raspe